Malattie rare e dopamina: il caso della dopamine transporter deficiency syndrome

La dopamina è un neurotrasmettitore, ovvero un messaggero che permette ai neuroni di comunicare tra loro, in grado di regolare la capacità motoria, i processi cognitivi, di ricompensa e gratificazione all’interno dell’organismo. Essendo coinvolta in numerosissime attività, alterazioni a livello della neurotrasmissione dopaminergica portano allo sviluppo di diverse patologie ormai note come il Parkinson, la sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e la schizofrenia, ma anche di patologie rare come la dopamine transporter (DAT) deficiency syndrome (DTDS).

La DTDS, che possiamo tradurre come sindrome da mancanza del trasportatore della dopamina, è un disturbo del movimento in grado di causare una sempre più severa forma di parkinsonismo infantile e distonia*. La DTDS è considerata una patologia estremamente rara in quanto solamente una trentina di individui, appartenenti a una ventina di famiglie, sono stati attualmente identificati. In base all’età di insorgenza della patologia possiamo distinguere due tipologie diverse di DTDS: la forma classica e quella atipica. 

La forma classica ha insorgenza generalmente entro i sei mesi di vita ed è caratterizzata da un’evoluzione progressiva dei sintomi con l’avanzare dell’età dei pazienti: durante l’infanzia, infatti, essi sviluppano ipercinesia*(discinesia e distonia) che evolve in disturbi simil-parkinsoniani (bradicinesia* e tremor*) nell’adolescenza. La forma atipica, invece, ha un esordio più ritardato, in adolescenza o, addirittura, nell’età adulta ed è caratterizzata dal fatto che i soggetti mostrano solamente sintomi simil parkinsoniani, come bradicinesia e distonia. 

La causa dell’insorgenza di questa patologia è da attribuire a mutazioni geniche a livello del trasportatore della dopamina, ovvero una proteina in grado di rimuovere il neurotrasmettitore dallo spazio sinaptico, la cui mancanza, quindi, alterando l’omeostasi della neurotrasmissione dopaminergica induce la sintomatologia descritta. Tuttavia, poco è noto sulle alterazioni che questo comporta a livello neurobiologico e, in aggiunta, non esistono al momento farmaci in grado di curare i soggetti affetti da DTDS.

In questo ambito, grazie ad un finanziamento della comunità europea sulle malattie rare (European Joint Programme on Rare Disease, EJP RD), il consorzio europeo di cui facciamo parte è interessato ad approfondire lo studio dei meccanismi neurobiologici alla base di questa patologia, tutt’oggi ancora poco studiata. In particolare, grazie all’utilizzo di un modello, chiamato dopamine transporter knock-out (DAT KO), in grado di mimare le principali caratteristiche della DTDS, stiamo valutando il coinvolgimento a livello cerebrale della neurotrasmissione glutammatergica nell’indurre la sintomatologia descritta. Inoltre, grazie a questo finanziamento, ho avuto la possibilità di ampliare le mie conoscenze e contribuire ad una migliore comprensione di questa patologia trascorrendo anche un periodo di sette mesi presso l’Università di Mons in Belgio, partner del progetto. 

La strada per comprendere appieno e curare la DTDS è ancora lunga, ma grazie al continuo contributo della ricerca sarà possibile trovare soluzioni in grado di aiutare e migliorare la vita dei pazienti che ne soffrono. 

*Mini glossario
distonia: disturbo del movimento che causa contrazioni muscolari involontarie di lunga durata, generalmente dovuto a seguito di disturbi neurologici
ipercinesia: alterazione del movimento in cui è presente un’eccessiva attività motoria
bradicinesia: disturbo caratterizzato da un rallentamento dei movimenti volontari
tremor: disturbo del movimento che causa tremolii ritmici e involontari

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