Mi chiamo Anahita Abdali, studentessa di dottorato al terzo anno del DISFeB, presso il laboratorio di Alberto Corsini. Sono una dei 12 “Early Stage Researchers” (ESRs) all’interno di un programma europeo Horizon 2020 ITN chiamato MOGLYNET, nel quale ci occupiamo di individuare nuovi modulatori della glicolisi come approccio innovativo per il trattamento dell’aterosclerosi.
Questo programma è speciale perchè richiede ad ogni studente di trascorrere del tempo in due università partner nelle quali effettuare l’attività di ricerca, permettendo quindi di conseguire il titolo di dottore di ricerca in entrambe le istituzioni. Non è fantastico? Inoltre, diverse volte all’anno viaggiamo in paesi diversi per partecipare a meeting e seguire i corsi organizzati dai nostri coordinatori.
Nel corso del mio dottorato ho avuto la possibilità di imparare i fondamenti di bioinformatica presso il BIOMAX Informatics di Monaco, in Germania. Attraverso questa esperienza ho visto cosa significa lavorare nell’industria e ho acquisito nuove abilità di programmazione.
Dopo questi primi tre mesi in Germania, ho iniziato la mia attività al DiSFeB saggiando diversi composti sintetizzati da altri ricercatori ESRs su differenti linee cellulari, sia umane che murine. La sfida per me è stata trasferirmi in un paese dove la lingua inglese non è molto parlata. Anche se nel lavoro non ho incontrato problemi legati alla lingua, fuori dall’università sbrigare le faccende amministrative è stato complicato.
Ora ho finito il mio periodo di ricerca alla Statale e al momento mi trovo all’Università di Antwerp, in Belgio, per continuare la mia ricerca in un modello di laboratorio di aterosclerosi.
Raccomando a tutti gli aspiranti dottorandi di fare esperienza all’estero. Ad oggi ho lavorato in cinque paesi differenti e credo che queste esperienze mi abbiano arricchita sia a livello personale che professionale. Dopo il dottorato sarò pronta per per proseguire la mia carriera in un’azienda farmaceutica o in un’istituzione accademica.
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