Cannabis: dall’abuso alla fitoterapia – Meet Me Tonight 2020

MMT20 – Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari – 28-11-2020

Cannabis sativa L. è una pianta caratterizzata da un vasto uso tradizionale e dalle interessanti proprietà biologiche.

Lo scopo di questa attività, presentata alla recente edizione di Meet Me Tonight 2020, è quello di affrontare il tema della Cannabis con un approccio scientifico, partendo da cenni di botanica, attraverso aspetti farmacologici e farmacotossicologici, descrivendo usi psicotropi, terapeutici e gli effetti sull’organismo, fino ai metodi di indagine fitochimica. Durante le attività, verranno approfondite le motivazioni per cui l’adolescente è più a rischio, rispetto ad un adulto, di abusare di Cannabis e gli effetti neurobiologici e psichiatrici conseguenti all’uso.

La canapa (Cannabis sativa L.) iniziò ad essere coltivata in Asia e Medio Oriente grazie al suo impiego in campo tessile, mentre in Europa la sua coltivazione si diffuse intorno al XVIII secolo. Per secoli la fibra di canapa è stata la materia prima per la produzione di carta, mentre in Italia ha avuto un ruolo fondamentale durante le repubbliche marinare per la fabbricazione di corde e vele per l’industria navale. Linneo, nel 1753, denominò la pianta Cannabis sativa, ma diversi sono i nomi con cui è conosciuta in tutto il mondo, come: ganja in India, kif in Marocco e in Algeria, hashish in Siria e in Libano, marijuana nel Nord America e macoñha in Brasile. 

Cannabis e i suoi derivati sono costituiti da una significativa varietà di metaboliti secondari. La comprensione delle differenze chimiche esistenti tra i fitocomplessi delle diverse varietà di Cannabis risulta un fattore fondamentale per la previsione e lo studio dei suoi effetti biologici.

Tra circa 500 composti fino ad oggi identificati, i cannabinoidi sono peculiari della pianta e tra questi i più abbondanti sono il Δ9-tetraidrocannabinolo (THC), composto psicoattivo che può indurre dipendenza psicologica, e il cannabidiolo (CBD). Il contenuto di metaboliti secondari suddivide la specie in due sottogruppi o chemiotipi. Si distinguono il chemiotipo CBD (con enzima CBDA-sintetasi: canapa destinata a usi agroindustriali e terapeutici) e il chemiotipo THC (con enzima THCA-sintetasi: varietà riservata alla produzione di droga e farmaci).

Lo European Drug Report 2020 riporta che la Cannabis è la sostanza illecita più diffusamente consumata in Europa nel 2020: fra i 25,2 milioni di europei che lo scorso anno hanno fumato cannabis 18 milioni sono adolescenti. Nonostante, oggi, la canapa sia spesso associata ad un utilizzo ricreativo o di abuso, sono diversi gli studi che hanno dimostrato i possibili campi di impiego a livello fitoterapico.

Per scoprire queste e molte altre caratteristiche vi invitiamo a vedere il video della nostra attività.


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