Il nervo trigemino è coinvolto in diverse condizioni dolorose molto diffuse e invalidanti, tra cui la nevralgia del trigemino e l’emicrania. In queste malattie, il dolore si manifesta come fenomeno cronico che può durare per parecchi mesi ed è caratterizzato da attacchi ricorrenti che peggiorano la qualità della vita dei pazienti. I trattamenti farmacologici attualmente disponibili prevedono sia approcci utili durante la presenza del dolore acuto sia preventivi, entrambi i quali non sempre risultano efficaci e possono dare origine a numerosi effetti collaterali. Per questo motivo diventa sempre più importante la ricerca di nuovi possibili interventi terapeutici.
Negli ultimi anni, la nutraceutica, cioè l’utilizzo di alimenti arricchiti con sostanze benefiche per la salute al di là del loro valore nutrizionale, si sta diffondendo quale possibile approccio preventivo allo sviluppo di diverse condizioni patologiche sia acute che croniche, tra cui le malattie neurodegenerative, quelle cardiovascolari e quelle infiammatorie.
Grazie alla collaborazione del nostro laboratorio con i gruppi di ricerca di Katia Petroni e di Chiara Tonelli presso il Dipartimento di Bioscienze, abbiamo studiato gli effetti di un prodotto nutraceutico, il mais rosso, in un modello sperimentale di dolore infiammatorio del nervo trigemino.
Il laboratorio di Chiara Tonelli ci ha fornito un estratto secco solubile di mais rosso ottenuto tramite incrocio classico e naturalmente arricchito in antocianine, composti antiossidanti appartenenti all’ampia classe dei flavonoidi, rispetto al corrispondente mais giallo che contiene solo flavonoidi.
I risultati del nostro lavoro ci mostrano che l’assunzione di mais rosso ha un effetto protettivo sullo sviluppo di dolore trigeminale, mentre l’acqua e il mais giallo non hanno alcun effetto, dimostrando che sono proprio le antocianine e non altri fitocomposti presenti in entrambi i tipi di mais a conferire gli effetti protettivi osservati. Inoltre, il mais rosso non solo protegge dallo sviluppo di dolore, ma abbiamo osservato che ha un effetto paragonabile a quello dell’acido acetilsalicilico, principio attivo di molti farmaci da banco con attività antiinfiammatoria.
A partire da queste osservazioni, abbiamo approfondito il meccanismo alla base degli effetti del mais rosso sullo sviluppo del dolore. Molti studi hanno dimostrato che i processi infiammatori attivano le cellule della microglia, cellule immunitarie del cervello, e i macrofagi, che avvertono la presenza di un danno e “reagiscono” per ripararlo. Nel nostro studio, abbiamo osservato che il mais rosso riduce l’attivazione delle cellule della microglia in un’area del sistema nervoso centrale chiamata tronco encefalico, che funziona come “centro di smistamento” dei segnali dolorosi dalla periferia verso il cervello, e l’infiltrazione dei macrofagi nel ganglio trigemino, spegnendo in questo modo l’infiammazione.
L’ipotesi di un effetto del mais rosso sul sistema nervoso centrale è supportata dalla dimostrazione che, dopo assorbimento intestinale, le antocianine sono in grado di distribuirsi in diversi tessuti e di superare anche la barriera emato-encefalica, raggiungendo in questo modo il cervello in concentrazioni significative.
Questo lavoro suggerisce l’utilizzo di prodotti nutraceutici quali possibili vie di intervento per malattie di natura infiammatoria e dimostra che alimenti ricchi di antocianine possono avere un ruolo preventivo nello sviluppo dei sintomi associati a queste malattie. Considerando altre patologie dolorose in cui è coinvolto il sistema trigeminale, una possibile ulteriore applicazione del mais rosso potrebbe essere come supplemento dietetico per i pazienti affetti da disturbi dentali e maxillofacciali prima della chirurgia, allo scopo di prevenire o ridurre l’infiammazione e l’insorgenza di dolore post-operatorio.
La prospettiva a lungo termine è che questi componenti della nostra dieta possano essere abbinati alle attuali terapie farmacologiche, attraverso un approccio protettivo e preventivo o come co-adiuvanti al trattamento farmacologico, allo scopo di ridurre il dosaggio dei farmaci e, di conseguenza, i loro effetti collaterali.
http://www.unimi.it/lastatalenews/antocianine-mais-rosso-aiuto-contro-linfiammazione-trigemino
Lascia un commento