Le fragole per lo stomaco: tra poesia e scienza

La fragola è un frutto noto e apprezzato già dall’uomo preistorico, come testimoniato da alcuni reperti rinvenuti in zone montagnose e lacustri dell’Europa centro-occidentale. Il frutto, spesso presente sulle tavole dei Romani, era noto soprattutto durante le feste in onore di Adone, alla cui morte, come narra la leggenda di Ovidio, Venere, dea dell’amore, pianse copiose lacrime.. Queste ultime, giunte sulla terra, si trasformarono in piccoli e succosi frutti rossi, a forma di cuore: le fragole, appunto. 

Purtroppo, oltre alla mitologia, non si hanno informazioni sul consumo di questo frutto in antichità, negli scritti di medicina, nelle liste delle piante coltivate o nei volumi sull’agricoltura. Non vi è dubbio, invece, che la pianta fosse conosciuta botanicamente, essendo menzionata da Ovidio e da altri autori.

Per anni la fragola è stata oggetto di richiamo da parte di numerosi poeti e scrittori e, con il tempo, si iniziarono a scoprire le sue qualità. A partire dal 1300 la fragola selvatica iniziava ad essere “rubata” al bosco per venire trapiantata nei giardini e diventare oggetto di coltivazione negli orti. Divenne così una pianta comune, con duplice funzione di ornamento e di piacere della tavola. Nel contempo medici e farmacisti cominciarono a scoprire gli usi medicinali, mentre studiosi di botanica fornivano la nomenclatura delle diverse specie.

Il frutto in sezione

Questa piccola goccia di nettare rosso e le sue proprietà, non potevano che suscitare l’interesse del Laboratorio di Farmacognosia

Come raccontato in articoli precedenti (Le fragole contro la gastrite e Scopriamo i segreti delle fragole), il nostro Laboratorio ha già condotto diversi studi sulla capacità del frutto di modulare l’attività antiinfiammatoria a livello gastrico, grazie ad un estratto di fragole e a due molecole di natura polifenolica, agrimonina e casuarictina, appartenenti alla classe degli ellagitannini.

La gastrite è una patologia molto diffusa nella popolazione e la sua forma cronica è spesso causata dall’infezione di un batterio, Helicobacter pylori

Questo batterio, durante l’evoluzione, ha sviluppato meccanismi per colonizzare l’ambiente acido dello stomaco, luogo che difficilmente permette la sopravvivenza di altre forme di vita. Per contrastare questa insidiosa infezione, possibile causa di ulcere e adenocarcinomi gastrici, sono in utilizzo terapie a base di antibiotici e inibitori di pompa protonica, le quali, purtroppo, non sono prive di effetti collaterali. Per questi motivi, è necessario trovare nuove strategie per aiutare i farmaci a contrastare la colonizzazione del batterio e la successiva insorgenza di patologie infiammatorie a carico dello stomaco.

Dopo aver dimostrato le proprietà antiinfiammatorie delle fragole in un modello in vitro, scopo della mia ricerca è lo studio dell’effetto del frutto e delle sue molecole più attive sul batterio stesso.

Il primo passo sarà confermare le attività antiinfiammatorie del frutto, anche in presenza di Helicobacter pylori. Infatti, è noto che l’infezione del batterio provochi una risposta infiammatoria complessa e multifattoriale. L’estratto di fragola, già di per sé una miscela di numerose molecole, ha il potenziale di agire su più livelli, riducendo le conseguenze di questa pericolosa infezione.

Inoltre, ancor più importante sarà valutare gli effetti delle fragole e dei suoi composti sulla vitalità del batterio. Se questo frutto potesse inibire la crescita del patogeno, agendo come antibiotico, si potrebbe in un colpo solo combattere causa ed effetto della stessa patologia, il tutto con un possibile approccio dietetico.

Gli studi sono attualmente in corso ed è presto per poterne enunciare i risultati, ma permettetemi di concludere dicendo che:

“Non può che essere promettente, questo frutto prediletto dai poeti, che ci sorprende e incanta durante le passeggiate in mezzo ai boschi, nel corso della bella stagione, grazie all’intensità del colore rosso, che spicca nel verde deciso delle sue foglie, e al suo inebriante profumo…”


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