Durante il periodo della mia candidatura come futuro direttore del nostro dipartimento, ho condiviso con tutti i colleghi il desiderio di iniziare a lavorare su un progetto di comunicazione che si rivolgesse ai cittadini, alla società civile, utile per condividere con loro le nostre attività di ricerca.
Chi ci legge avrà notato che negli ultimi anni stiamo assistendo a una significativa apertura del sistema della ricerca accademica verso il pubblico, che coincide anche con un accresciuto interesse dei cittadini per la ricerca scientifica, con particolare attenzione per quella biomedica e biotecnologica, che tanto significativamente sta cambiando la qualità e l’aspettativa della nostra vita.
Un esempio virtuoso che mi piace citare è quello di Meet Me Tonight, evento di due giorni che si tiene a fine settembre, con cadenza annuale, dedicato proprio all’incontro e al dialogo tra ricercatori e società civile. Questa iniziativa virtuosa, che vede impegnato fin dalla prima edizione il nostro ateneo, La Statale di Milano, diventa ogni anno più grande e più ricca di iniziative. Se siete interessati, potete trovare maggiori dettagli direttamente sul sito web di Meet Me Tonight.
I contributi che stanno favorendo progressivamente l’avvicinamento di ricercatori e cittadini sono numerosi. Tra questi ritengo importante citarne alcuni:
- l’Unione Europea, attraverso la Carta Europea dei Ricercatori, definisce fondamentale per i ricercatori fare in modo che “i risultati […] siano disseminati e valorizzati, ad esempio resi pubblici, trasferiti in altri ambiti di ricerca o, quando appropriato, commercializzati”. I bandi di finanziamento europeo Horizon 2020 prevedono sempre un core di attività di comunicazione e disseminazione importante, svolto proprio contestualmente e nell’ambito di ogni progetto finanziato.
- alcune organizzazioni non governative, che finanziano attività di ricerca attraverso bandi competitivi, richiedono – oltre a un programma scientifico – anche un piano di disseminazione molto ben progettato. Lo scopo ultimo è quello di aumentare la consapevolezza della società civile nei confronti dell’importanza della ricerca biomedica e – in particolare – degli specifici temi oggetto dei bandi, oltre che accrescere la “brand awareness” delle fondazioni/organizzazioni stesse.
- le buone pratiche di ricerca e innovazione responsabile (RRI) e di comunicazione etica sono basate anche sul dialogo con la società civile, sulla bi-direzionalità dell’interazione e sullo sforzo dei ricercatori non soltanto di raccontare ma anche di imparare ad ascoltare e a cogliere e valorizzare le istanze dei cittadini.
- diventa sempre più necessario avvicinarsi alla società civile, attraverso lo svolgimento di attività (in)formative ed educative “sul campo”, per accrescerne la loro consapevolezza e per modificate il modo in cui i ricercatori e, più in generale, il mondo accademico vengono percepiti dall’opinione pubblica.
Dopo quattro mesi dalla mia elezione, sono lieto di comunicarvi che, con l’aiuto di Ivano Eberini, abbiamo dato il via a un’iniziativa dipartimentale che mira a porre le basi per la costruzione di una piattaforma integrata di comunicazione: ‘RicercaMIx’, che mi auguro diverrà presto un bene comune, su cui contare per la valorizzazione delle attività del nostro dipartimento e per iniziare un dialogo costruttivo coi nostri lettori.
Al momento siamo ancora – come si dice in questi casi – in fase di lancio, pertanto è possibile che nei prossimi giorni assisterete ad alcuni cambiamenti.
I primi contenuti in programmazione prevedono la presentazione del lavoro di giovani ricercatori finanziati da Fondazione Cariplo, con la quale abbiamo definito una specifica attività di disseminazione, ma sono certo che presto avremo anche contributi dai ricercatori senior del dipartimento, utili a favorire la crescita, l’autorevolezza e la visibilità della nostra piattaforma. Numerosi dei ricercatori afferenti al nostro dipartimento, infatti, sono riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale come esperti del settore in cui operano e sono certo che daranno un contributo importante alla discussione scientifica nel Paese.
Qui di seguito potete trovare i social network su cui siamo attivi:
Facebook, Twitter, Tumblr, Medium.
Spero che troverete questa nostra iniziativa di vostro interesse e che diventerete nostri affezionati lettori.
Resto aperto ai vostri suggerimenti e vi ringrazio per l’attenzione e per il futuro supporto, nella speranza che questa piattaforma si trasformi in uno strumento stabile, utile a valorizzare le attività della nostra comunità scientifica a favore di tutti.
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