Pentraxina 3 e obesità: una relazione da studiare

Sono Annalisa Moregola, laureata in Biotecnologie del Farmaco ed ora al terzo anno di dottorato in Scienze Farmacologiche Sperimentali e Cliniche. Durante il mio percorso di ricerca di questi ultimi tre anni mi sono occupata dello studio del ruolo di una proteina, la pentraxina 3, meglio conosciuta come PTX3, nell’ambito dell’obesità.

PTX3 è una proteina che fa parte di quelle molecole comprese nella cosiddetta immunità innata, cioè la prima difesa che ha il nostro organismo nei confronti degli organismi patogeni, come i batteri. Questa molecola è stata quindi studiata in primo luogo nell’ambito di patologie infettive dove si è visto avere un ruolo nella resistenza ad alcuni patogeni. In assenza di questa proteina l’organismo è più soggetto ad infezione, perché la sua presenza è fondamentale per la risposta contro il patogeno in modo che il nostro corpo sia sì in grado di riconoscerlo ed attaccarlo.

PTX3 ha però altre funzioni oltre a quella immunitaria e studi condotti nel laboratorio di Lipoproteine, immunità e aterosclerosi nel DiSFeB, presso il quale sto svolgendo il mio lavoro di ricerca, hanno dimostrato il suo ruolo protettivo anche nelle patologie cardiovascolari, come l’aterosclerosi.

Tra i principali fattori di rischio che contribuiscono all’insorgenza delle malattie cardiovascolari troviamo l’obesità, una condizione patologica che colpisce milioni di persone e che le statistiche danno in continuo e vertiginoso aumento. Questa condizione è caratterizzata dall’accumulo di grassi a livello del tessuto adiposo in grado di scatenare uno stato di infiammazione cronica che, con il passare del tempo, spiana la strana a tutta una serie di patologie associate, come il diabete, l’ipertensione e l’aterosclerosi.

Esiste una connessione tra obesità e PTX3? Ad oggi le evidenze sono discordanti; alcuni studi suggeriscono una correlazione positiva tra obesità e questa molecola, cioè un aumento dei livelli nel sangue di PTX3 paralleli all’aumento di obesità, altri invece una correlazione negativa. È quindi meglio promuovere o bloccare l’azione di questa proteina nell’obesità?

Scopo del mio progetto di dottorato è proprio quello di mettere chiarezza sul ruolo di PTX3 nell’obesità con l’obiettivo di individuare un nuovo bersaglio terapeutico per la cura dell’obesità e delle patologie ad essa associate.


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